Ci sono voluti cinque anni. Cinque anni di sentenze, perlopiù a favore degli abilitati, cinque anni di rifiuti trasformati in assensi, cinque anni di lotta con una sola arma: la legge. Finalmente, però, l’obiettivo tanto agognato è stato raggiunto: gli insegnanti che si sono abilitati in Romania vedranno pienamente riconosciuti i loro titoli.
Si tratta di circa cinquemila docenti in tutta Italia, finora sempre in ‘lotta’ contro un sistema che, in estrema ratio, veniva regolarizzato solo di fronte al Tar e al Consiglio di Stato, i quali si esprimevano a favore degli abilitati. Ora, non ci sarà più bisogno di lunghi iter giudiziari: è arrivato il provvedimento definitivo con il quale viene concesso il riconoscimento dell’abilitazione, a fronte di sole 300 ore (un anno scolastico) di tirocinio. In precedenza il monte ore di tirocinio necessario era di 600.
L’abilitazione all’estero, dunque, si configura sempre più come una valida alternativa per chi non vuole essere bloccato da un test di ingresso alle lauree in medicina, che in Italia rappresenta un grosso scoglio per molti, se non altro perché a prescindere dalle capacità, il numero chiuso è vincolante e non permette a tutti di seguire la propria strada e i propri sogni.
Una soluzione alternativa è rappresentata dai percorsi di studio all’estero. Con Eurouniversity potrai iscriverti nelle migliori università straniere: in Spagna, Romania e Bulgaria accedendovi senza test.
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