Scuola: allarme esodo personale docente

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Scuola: allarme esodo personale docente

Scuola: allarme esodo del personale docente

Un nuovo campanello di allarme si accende nel mondo della scuola, con il quale viene evidenziato il problema della fuoriuscita di un numero rilevante di personale docente. La mancata sostituzione del personale uscente, pone in rilievo un evidente problema dove il meccanismo del turnover rischia di creare non pochi problemi ai dirigenti scolastici.

Nel 2023, infatti, sarebbero state presentate quasi 30 mila domande di pensionamento, dato questo che fa registrare un +24% rispetto di dati rispetto all’anno precedente.

Per l’esattezza sono 21.599 i posti lasciati liberi dalle domande di pensionamento già presentate, alle quali si aggiungerebbero altri 9 mila posti che potrebbe determinare la recente riforma delle pensioni con la c.d. “Quota 103”. Questo nuovo strumento pensionistico, infatti, rischia di aprire ulteriori “finestre” che il corpo docente potrebbe utilizzare per accedere alla pensione.

Le parti sociali si interrogano sulle cause che avrebbero determinato questa emorragia di personale scolastico, individuando come una delle cause principali le condizioni di lavoro ritenute troppo stressanti, anche a causa di una rilevante crescita degli adempimenti burocratici.

Le basse retribuzioni e un rapporto sempre più conflittuale con alunni e genitori, completano la ricetta dell’esodo da una professione che negli ultimi anni stava riscuotendo un rilevante appeal.

L’aspetto retribuzioni, infine, rimane una discriminante di non poco conto, atteso che gli stipendi del personale docente italiano non solo non risultano in linea con i paesi trainanti dell’Unione Europea, ma gli stessi, inoltre, crescono più lentamente durante l’intera vita lavorativa.

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