Dottorato all'estero: tre anni di esonero dal servizio per i docenti di ruolo e non

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Dottorato all'estero: tre anni di esonero dal servizio per i docenti di ruolo e non

Un dottorato di ricerca all’estero è un’ottima opportunità per ampliare e migliorare la propria posizione professionale. E per gli insegnanti è oggi più che mai agevolato il percorso di dottorato svolto all’estero, grazie alla possibilità di usufruire di un congedo straordinario retribuito.

Anche per un’insegnante in piena attività lavorativa, dunque, che sia esso di ruolo o non di ruolo, è possibile usufruire di 3 anni di congedo straordinario retribuito per svolgere il dottorato di ricerca all’estero. Il tutto è sancito nell’articolo 52 comma 57 legge 448/01, dove si prevede che “in caso di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca senza borse di studio o di rinunzia a questa, l’interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale di quiescenza in godimento da parte dell’Amministrazione Pubblica presso la quale è instaurato un rapporto di lavoro”.

Sono esclusi dal congedo retribuito:

  • I pubblici dipendenti che abbiano già conseguito il titolo di Dottore di ricerca.
  • I pubblici dipendenti che siano stati iscritti a corsi di dottorato per almeno un anno accademico, beneficiando del congedo.

Perché rimandare la propria formazione, dunque? Con EuroUniversity la possibilità di svolgere un dottorato di ricerca all’estero è concreta e a portata di tutti, con noi vi seguiremo passo passo, aiutandovi in ogni fase burocratica o logistica che sia. Voi dovrete solo prendere una decisione che potrebbe cambiare la vostra vita in meglio, e usufruire di un congedo retribuito per tre anni!

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