Abilitazione sostegno estero
Una professione molto richiesta negli ultimi anni è quella di insegnante di sostegno in scuola primaria e secondaria, considerando il numero elevato di cattedre vacanti in tutta Italia e la difficoltà di trovare personale qualificato per ricoprire queste posizioni.
Cresce il numero di alunni bisognosi di essere accompagnati nel percorso scolastico da una figura professionalmente preparata a gestire l’approccio a determinate condizioni, prima tra tutte, favorire l’inclusione e l’integrazione dell’alunno. Nello specifico si parla di seguire e sostenere nell’apprendimento alunni con bisogni educativi speciali che rientrano nella fascia di ragazzi o bambini che abbiano presentato un disturbo o un deficit nell’apprendimento a seguito di opportuni esami medici in linea con quanto disposto dall’ articolo 13 del Decreto n. 249 del 2010.
Gli insegnanti di sostegno sono una categoria a sé stante nell’ambito dei docenti, cui vengono affidate tutte le fasi della formazione degli alunni disabili, cioè la progettazione, la realizzazione e la verifica degli interventi formativi individuali e speciali pensati appositamente per loro.
L’insegnante di sostegno, inoltre, rappresenta una figura cardine nel gruppo di classe, essendo titolare, insieme al docente, della stessa classe e svolgendo attività di tutoring. Perciò, negli ultimi anni questa figura professionale è diventata molto ricercata negli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Il suo ruolo è molto delicato: richiede una preparazione specifica oltre a competenze e attitudini particolari.
Per diventare insegnante di sostegno bisogna possedere determinati requisiti, che cambiano a seconda se si intende insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria o in quella secondaria.
Scuola dell’infanzia e primaria
Per la scuola dell’infanzia e primaria, i requisiti richiesti possono così essere schematizzati:
- il possesso di uno dei seguenti titoli:
- titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso il corso di laurea in Scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero, ma riconosciuto in Italia;
- diploma magistrale ivi compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico, con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti entro l’anno scolastico 2001/2002;
- titolo di abilitazione conseguito all’estero entro l’anno scolastico 2001/2002, riconosciuto in Italia;
- avere svolto nel corso degli ultimi otto anni scolastici (2010/11-2017/2018), presso le istituzioni scolastiche statali, almeno due annualità di servizio specifico rispettivamente sulla scuola dell’infanzia o primaria, anche non continuative, sia su un posto comune sia di sostegno;
- il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno.
E’ opportuno ricordare che nella scuola dell’infanzia e in quella primaria i titoli di accesso all’insegnamento sono anche abilitanti. Pertanto, non è necessario sostenere alcun concorso specifico successivo al conseguimento della laurea per ottenere l’abilitazione.
Scuola secondaria
Per diventare insegnanti di sostegno nella scuola secondaria occorre essere in possesso:
- dell’abilitazione all’insegnamento;
- oppure della laurea magistrale idonea all’accesso a una classe di concorso per la quale si concorre oltre a 24 cfu (crediti formativi universitari) in materie socio-psico-pedagogiche. Per classi di concorso si intendono i codici che identificano le varie materie di insegnamento nella scuola secondaria come ad esempio il codice A-22, che è quello relativo all’insegnamento di italiano, storia e geografia alle scuole medie, oppure il codice A-46, che identifica l’insegnamento del diritto nelle scuole superiori, ecc.
Occorre inoltre, avere conseguito il titolo di specializzazione sul sostegno.
I corsi abilitanti AL SOSTEGNO sono infatti di difficile accesso e oltretutto prevedono lunghe attese perché organizzati a tornate senza cadenze regolari, rendendo complessa l’organizzazione della propria formazione e rischiando di perdere molto tempo aspettando il concorso adeguato.
Una via alternativa sempre più battuta è quella di intraprendere un corso di abilitazione sostegno estero, in Spagna o Romania, che prevede un accesso diretto, senza test di accesso, e la possibilità di svolgere il corso online, per il massimo della flessibilità e comodità.
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